mercoledì 28 ottobre 2009

Frosinone, classifiche e primati

Ancorchè scavalcato dall'Ancona che ha portato via bottino pieno nel recupero di ieri, il Frosinone resiste ai vertici della classifica di serie B, un punto sopra Torino e Cesena, e la battuta d'arresto di Ancona che ha senz'altro un pò smorzato l'euforia dei gialloblu di mister Moriero porterà oltre l'inevitabile delusione anche un bagno d'umiltà che potrà avere un benefico effetto sul prosieguo del cammino dei canarini.

Al primato calcistico però, fa eco in questi giorni un clamoroso risultato registrato dal capoluogo ciociaro in termini di ambiente e vivibilità.
Nel rapporto annuale della XVI edizione di Ecosistema urbano che Legambiente ha redatto con la collaborazione di Ambiente Italia, Frosinone si colloca agli ultimi posti(100° su 103) insieme con Catania, Crotone, Agrigento e Caltanissetta.

Il confronto con i dati della media nazionale da lo spunto per alcune riflessioni. Il cittadino frusinate sembra essere un pò più virtuoso rispetto al cittadino medio italiano per quello che riguarda il consumo di acqua pro capite, la produzione di rifiuti urbani e il consumo elettrico; addirittura la quota di utilizzo del solare fotovoltaico è di quasi cinque volte superiore alla media. Per ciò che riguarda la produzione di rifiuti urbani si attesta appena sotto la media. Quello che trascina nel baratro sono fra gli altri parametri l'elevato tasso di motorizzazione, con 71 auto ogni 100 abitanti e nonostante una discreta offerta di trasporto pubblico quest'ultimo viene poco usato, determinando l'impennata dell'indice di emissioni pro capite per chi si serve appunto dei mezzi pubblici. C'è molto da lavorare, nonostante le dichiarazioni del sindaco Marini che vede nel miglioramento di tre posizioni che le cose andavano decisamente peggio, non vediamo una reale inversione di tendenza che l'amministrazione paventa.
Certo in due anni e mezzo di mandato non si possono fare miracoli in una situazione ai limiti del collasso e diamo atto all'esecutivo del miglioramento del trend per quello che riguarda la raccolta differenziata, il verde pubblico e in generale della qualità dell'aria(il cui inquinamento rimane comunque molto al di sopra della media).

Il triste primato va ad aggiungersi a quello registrato a fine febbraio scorso che vedeva la città come il capoluogo col più alto tasso di inquinamento da polveri sottili, quella volta il primato era condiviso con Torino e a ruota seguivano Brescia, Sondrio, Alessandria e Milano.

In tema di classifiche ambientali si registrano davvero pessimi risultati e questo dovrebbe far riflettere tutti quanti, dai singoli cittadini a un'amministrazione che vede(?) il turismo come una delle poche risorse future per il rilancio della Ciociaria.
La gravità della situazione richiede una cura molto più drastica di quello fatto finora se si vogliono vedere risultati concreti, va da sè che senza la reale collaborazione dei cittadini gli sforzi amministrativi saranno pressochè inutili.
Forse qualche iniziativa di sensibilizzazione non ci starebbe male.